Il Consiglio federale intende migliorare le condizioni quadro per l’industria ad alta intensità energetica
Il 22 maggio 2024 il Consiglio federale ha discusso sulle misure per sostenere la filiera del recupero del metallo. La trasformazione del sistema energetico e la decarbonizzazione rappresentano una sfida per le industrie ad alta intensità energetica. Gli strumenti previsti dalla Confederazione possono sostenere adeguatamente le imprese. In primo piano vi sono le misure di promozione già adottate e quelle che verranno introdotte dal 2025 nell’ambito della politica energetica e climatica.
La mozione Zanetti (22.4447) chiede al Consiglio federale di adottare un pacchetto di misure per attenuare gli squilibri del mercato causati dagli interventi dell'Unione europea a favore dell'industria siderurgica e dell'alluminio. Alla luce del difficile contesto che caratterizza il mercato internazionale, il Consiglio federale porta avanti il suo impegno, a tutti i livelli e in tutte le sedi rilevanti, per contrastare le misure protezionistiche adottate da altri Paesi e le distorsioni che ne derivano. Di recente, ha intensificato gli sforzi per trovare una soluzione con l'UE in merito alle misure di salvaguardia sulle importazioni di prodotti siderurgici, chiedendo che la Svizzera ne sia esentata o che quantomeno queste misure non limitino il commercio bilaterale.
Il Consiglio federale ha tuttavia ribadito che non vuole lanciarsi in una corsa ai sussidi. È convinto che le aziende ad alta intensità energetica in Svizzera saranno in grado di reggere il confronto con la concorrenza grazie anche ai programmi di incentivazione esistenti[1] e ai nuovi programmi nel settore della politica energetica e climatica che saranno attivati dal 2025. In particolare, l'entrata in vigore, il 1° gennaio 2025, della revisione della legge sul CO2 e della legge sul clima e sull'innovazione (LOCli) consentirà di sostenere queste aziende nei loro sforzi di decarbonizzazione attraverso contributi agli investimenti.
Il Consiglio federale osserva che nell'ultimo anno i prezzi dell'energia sono scesi in misura significativa e che vi sono segnali di distensione anche sul fronte dei costi di rete. Ad esempio, nell'anno tariffario 2025 il supplemento rete per la riserva di elettricità scenderà dagli attuali 1,2 ct./kWh a 0,23 ct./kWh. A titolo di ulteriore sgravio, il Consiglio federale intende esaminare la possibilità di esentare dal supplemento i grandi consumatori industriali di energia elettrica che, in caso di penuria, riducono o cessano l'attività e non utilizzano la riserva di elettricità (opt-out).
Fonte: DEFR