Lavoro ridotto e indennità per lavoro ridotto
Il lavoro ridotto aiuta le imprese a superare diminuzioni temporanee di ordini in periodi di difficoltà economica. D’intesa con i lavoratori interessati, l’orario di lavoro viene parzialmente ridotto o completamente sospeso in via temporanea.
Il lavoro ridotto deve essere annunciato ai servizi cantonali (per lo più ai servizi cantonali per l’economia) e dagli stessi autorizzato. Il numero di ore di lavoro perse deve essere registrato con precisione. La cassa di disoccupazione si fa carico di una parte dei costi dei salari. In linea di massima viene corrisposto l’80% del salario realizzato fino a quel momento. Con il lavoro ridotto è possibile evitare un eventuale fallimento. Le condizioni generali vigenti sono indicate di seguito.
Per quanto tempo?
Il Consiglio federale ha prolungato il periodo di percepimento dell’indennità per lavoro ridotto da 3 a 6 mesi perché ciò è reso necessario dall’attuale situazione economica causata dal coronavirus.
Nota importante
Il Consiglio federale ha deciso di reintrodurre il termine di preannuncio di 10 giorni il 1o giugno 2020. Le imprese che a maggio 2020 disponevano già di un'autorizzazione per il lavoro ridotto non devono più presentare un preannuncio. Se dovesse scadere, l’autorizzazione sarà prolungata fino a un massimo totale di 6 mesi dal servizio cantonale competente.
Chi ha diritto all’indennità per lavoro ridotto?
- I lavoratori con obbligo contributivo per l’assicurazione contro la disoccupazione (dai 18 anni all’età di pensionamento AVS nell’anno civile). Non è prevista una durata minima dell’obbligo contributivo.
- Il diritto all’ILR viene esteso alle persone con un contratto di lavoro a durata determinata e al servizio di un’agenzia di lavoro interinale.
- Il diritto all’ILR viene esteso alle persone considerate particolarmente a rischio e che soffrono delle seguenti malattie: ipertensione, diabete, malattie del sistema cardiocircolatorio, malattie croniche delle vie respiratorie, cancro, malattie che indeboliscono il sistema immunitario. Il diritto all’ILR sussiste se il datore di lavoro ha intrapreso tutto quanto ragionevolmente possibile per mantenere le persone interessate nel processo lavorativo (es. telelavoro), ma a causa delle peculiarità aziendali non è stato possibile attuare le misure cautelative necessarie.
- Il diritto all’ILR è esteso ai lavoratori a chiamata.
- Godono del diritto anche i lavoratori stranieri, indipendentemente dal loro domicilio e status di soggiorno, incl. i frontalieri dal primo giorno.
Impiego di nuovi tirocinanti
Le imprese che si trovano in regime di lavoro ridotto possono impiegare nuovi tirocinanti senza riserve per i posti di tirocinio con inizio nel 2020. L’indennità per lavoro ridotto corrente per i collaboratori prosegue così come è stata richiesta dall’impresa e non comporta alcun tipo di perdita o restrizione.
Fine del lavoro ridotto per i tirocinanti
In linea con le fasi di allentamento per l’apertura dell’economia, il diritto all’indennità per lavoro ridotto per i tirocinanti viene revocato da fine maggio 2020. Alla base di questa disposizione di revoca si trova il compito di formazione che le imprese hanno nei confronti dei tirocinanti, che devono poter proseguire la formazione al più presto e senza limitazioni.
Lavoro ridotto per giovani al termine del tirocinio
Le imprese che si trovano in regime di lavoro ridotto possono continuare a impiegare senza riserve i tirocinanti che hanno concluso la loro formazione. In questo modo i giovani in questione possono beneficiare di un ingresso immediato nel mondo del lavoro e maturare le prime esperienze professionali subito dopo la conclusione della formazione professionale di base. In caso di eventuali perdite di lavoro, le imprese possono chiedere anche per loro l’indennità per lavoro ridotto.