Imprese statali
EIT.swiss sostiene la concorrenza leale tra le imprese statali e la libera economia.
Alibi
In Svizzera il ruolo delle imprese statali o parastatali, per quello che concerne la concorrenza, è spesso condizionato storicamente. Sono state istituite sulla base di monopoli naturali o per fornire servizi pubblici e dovevano, inoltre, provvedere a correggere le inefficienze del sistema economico. Oggi tali interventi, soprattutto se estesi a nuovi ambiti, richiedono una giustificazione convincente. Ciononostante negli ultimi anni le imprese che sono, direttamente o indirettamente, nelle mani della Confederazione, dei Cantoni o dei Comuni, come le FFS, la Swisscom o - particolarmente significativo per il settore elettrico - le aziende elettriche, hanno iniziato a intervenire nei mercati funzionanti. Così facendo beneficiano, rispetto ai propri concorrenti, di vantaggi concorrenziali distorsivi del mercato.
Contesto modificato
La ragione degli interventi è un contesto modificato: le imprese statali e parastatali si sforzano sempre più - su pressione degli azionisti - di massimizzare i profitti attraverso attività esterne al mandato pubblico previsto in origine. Così la posta è attiva nel commercio online, Swisscom offre la TV a pagamento e le FFS gestiscono agenzie di viaggio, e le aziende elettriche sono attive - direttamente o tramite acquisizioni - nel settore delle installazioni. I vantaggi concorrenziali delle imprese statali e parastatali spaziano dalle sovvenzioni trasversali, passando dai vantaggi normativi e fiscali, fino alle garanzie statali implicite o esplicite, scalzando i concorrenti privati dal mercato. È anche vero che l'ente pubblico si adopera ripetutamente per imporre la neutralità concorrenziale e di eliminare i vantaggi più evidenti. Ma soprattutto nei cantoni e nei comuni la consapevolezza del problema è meno marcata. Inoltre i vantaggi indiretti come l'accesso ai dati dei clienti e le migliori condizioni per la concessione di crediti dovute alle garanzie statali possono essere compensati solo in misura limitata.
Pari condizioni
Il Parlamento ha già affrontato il problema diverse volte. Recentemente il Consiglio degli Stati ha approvato gli interventi parlamentari dei consiglieri Caroni e Rieder, supportati anche da EIT.swiss. Altri interventi, come l'iniziativa parlamentare Schilliger e la mozione Addor furono respinte in passato con, tra le altre argomentazioni, quella che il Consiglio federale non vedeva la necessità di agire.
Per EIT.swiss questo atteggiamento è incomprensibile. Nonostante la mancanza di giustificazione, dall'inizio del millennio le attività economiche dello Stato hanno continuato ad espandersi e a mettere sotto pressione i fornitori privati con vantaggi concorrenziali sleali. EIT.swiss chiede con forza che vengano finalmente create pari condizioni per le imprese statali, parastatali e private e che la neutralità concorrenziale venga applicata a tutti i livelli di governo.
Richieste
- EIT.swiss chiede una regolamentazione chiara in termini di una politica del proprietario trasparente, il mantenimento della neutralità del finanziamento e il divieto di sovvenzionamento trasversale, particolarmente a livello cantonale.
- EIT.swiss esige delle barriere giuridiche e misure di compensazione per vantaggi indiretti in materia di concorrenza come informazioni privilegiate e garanzie statali.